La città di Nardò
Nardò è situata sul versante Jonico della penisola, la cui costa si estende per circa 20 km comprendendo le marine di Santa Maria al Bagno, Santa Caterina, Sant'Isidoro, oltre agli splendidi siti di Portoselvaggio, Baia di Uluzzo e la Palude del Capitano, con le loro preziose grotte e la rigogliosa vegetazione.
La leggenda narra che Nardò sorgeva su una terra paludosa dove un toro scavando col suo zoccolo vide zampillare l'acqua, risorsa che consentì i primi sviluppi del territorio e da cui derivò l'antico nome Neretum (dall'illirico Nar poi Ner, che significa acqua).
Partendo da origini preistoriche ( rintracciabili nella grotta del cavallo, uluzzo) e attraversando la storia dei vari insediamenti, si giunge alla dominazione spagnola del XVI sec. che trova le sue espressioni artistiche nello stile Barocco.
Partendo da Piazza Salandra, anticamente detta Piazza delle legne, si ammireranno: la Guglia dell'Immacolata, la chiesa di San Trifone, il Sedile, l'antico Palazzo Municipale e la Fontana del toro; proseguendo su via Duomo si giungerà alla Basilica Cattedrale, il cui impianto originale risale probabilmente ai sec. VII-XI; la chiesa dell'Immacolata, la chiesa di Santa Teresa, del Carmine, il Tempietto dell'Osanna, la chiesa di Sant'Antonio, San Domenico, San Giuseppe, il Castello Aragonese eretto tra il XV ed il XVI sec.